Giacchetta e cravatta.

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Giacchetta e cravatta.

AveThinky
Pubblicato da Raimondo Polidoro in Napoli · 4 Febbraio 2025
Tags: omertàcollettibianchi
Vi racconto di una truffa, non una truffa intelligente, una di quelle da ladri di polli che il Comune di Napoli, goffamente, tenta ancora di occultare.

 
Il pacco
Un dirigente del Comune per due volte accerta e dichiara abusi strutturali non sanabili nella casa attaccata alla mia, emette pure l’ordinanza di demolizione 301/2011; questa casa, sul finire del 2012, viene acquistata da una personaggetta che si presenta con il titolo nobiliare di Contessa e si vanta di aver sposato un mammasantissima di avvocato che vince tutte le cause al TAR, di essere parente di alti Magistrati e di conoscere tutti ai cosiddetti piani alti.
Insomma una … come dire? Se vi va di ridere un po’ (LINK e ancora LINK)

Quindi, nel 2012, gli stessi dirigenti che l’avevano firmata, dimenticano l’ordinanza di demolizione e dicono che la casa abusiva della Contessa è legittimata dal fatto che per la mia casa esiste un condono del 1986 per il solo cambio di destinazione d’uso avvenuto in tempo di guerra; ora che c’azzecca il condono della mia casa con gli abusi della vicina, ancora nessun Giudice o Magistrato (Pubblico Ministero) è stato capace di spiegarlo seriamente facendo riferimento ad una legge, un articolo, una norma, insomma ad un qualcosa che non sia “un abnorme espressione del diritto libero che integri una inescusabile negligenza” Belle parolone eh?!

Vabbè dai… hanno tentato il classico pacco in danno delle casse del Comune che non ha riscosso le sanzioni per la demolizione e hanno fatto una cortesia (solo cortesia?) alla Contessa e l’ennesimo sfregio sulla collina di Posillipo.

 
Il doppio pacco.
La Contessa, manco a dirlo, ha voluto strafare: nel 2020 fa bloccare tutte le pratiche edilizie che ho presentato per ristrutturare la mia casa, e gli stessi dirigenti autori del pacco tentano il doppio pacco e dichiarano che a casa mia non si possono fare lavori proprio per il condono che avevano usato illegittimamente nel 2012.

A questo punto ho chiesto: “Scusate quello stesso condono che avere usato per ammacchiare l’ordinanza 301/2011?”

E loro: “ti vogliono male ai piani alti, meglio che cambi casa” e ancora: “si, si denuncia pure, tanto noi vinciamo sempre”

Contropaccotto.
 
A questo punto mando le carte in Procura, ma…
un Pubblico Ministero archivia tutto, addirittura archivia i procedimenti che lui stesso inizia d’ufficio a carico degli autori del pacco e del doppio pacco.

Contessa e vicini, boriosi e contenti delle loro amicizie ai piani alti mi sfottono pure e avrei tanto voluto prenderli come meritano, ma poi ho pensato di diffondere la mia storia a beneficio di tutti e ho messo in piedi il sito http://stazio.site che è diventato un sistema di autodifesa che ha calmato, se non altro, le loro borie.

Le mie denunce però, anche se puntualmente archiviate, fanno rumore, danno fastidio eccome! Lo sa bene quel dirigente che mi schernì dicendo “ si si mi denunci tanto noi vinciamo sempre“… quando io gli dissi: “vede architetto, il bello delle carte è che parlano sempre, e il bello della corruzione è che prima o poi mangia se stessa”.

Quaquaraquà che fanno allusioni, minacce, … vigliacchetti che sanno parlare quando si sanno protetti ai piani alti, ma quando sentono arrivare la Giustizia…
 
A un certo punto, il Sindaco prof.ing. Gaetano Manfredi ha preso in mano la situazione e ha fatto ricorso ai suoi amici ai piani alti e, bello e artistico quanto un “Plucinella” di Gaetano Pesce, mi ha falsamente denunciato per spaventarmi credendo che così smettevo di parlare.
Come si vede che non conosce il Napoletano vero, quello che proviene dal ventre di Napoli quello che: …‘a Paura mia del grande Eduardo.

E indovinate a quale Pubblico Ministero è stato affidato il procedimento a mio carico?

Avete indovinato eh?

Ti mandano sotto processo! È il Sindaco che ti accusa! Capisci? è il Sindaco!
I vicini, tronfi del fatto che i loro abusi strutturali erano protetti nientepopodimeno che dal Sindaco, gongolavano perché il loro paladino li aveva nientepopodimeno indicati come persone offese. Me li vedo ancora camminare a dieci cm da terra convinti e pronti a chiedere risarcimenti multimilionari!

“Ora sei finito” mi sussurravano quando uscivo di casa…

E invece io seguo l’insegnamento di Paolo Borsellino e non ho paura, resto integro e vado avanti a testa alta, perseguendo quella verità che cercano di nascondere; per me è un dovere, io adoro quel fresco profumo di libertà di cui parlava Paolo Borsellino e infatti all’interrogatorio l’ufficiale di Polizia mi avvisa che avrebbe videoregistrato la mia deposizione poi mi dice:“ ah ma lei ha depositato ieri una sua memoria difensiva… ehmm… la strumentazione non funziona… vabbè mi dica…”
e io rispondo: “ confermo tutte le mie affermazioni per cui sono stato accusato e allego nuovamente le prove degli abusi che ho denunciato e chiedo che si svolgano indagini a mia difesa”.

Il solito Pubblico Ministero archivia tutto di fretta e furia dopo avere interrogato anche nientepopodimeno che la Contessa e il suo consorte l’avvocatissimo, come lo chiamano i vicini.

Peccato non poter fare come REPORT e pubblicare i verbali degli interrogatori, o forse si può fare come REPORT anche se non sei REPORT?

Il sito http://stazio.site, che secondo l’accusa del Sindaco sarebbe stato oscurato dalla Procura di Roma, ovviamente invece è sempre lì, mai oscurato; e pure la bugia del Sindaco della secretazione degli atti è sempre verificabile.

Ma il Sindaco non ci sta a perdere e, a spese al Comune, si oppone all’archiviazione già chiesta dal Pubblico Ministero e scrive: “o Polidoro ha ragione e devi far fare una ispezione in tutte le proprietà dei suoi vicini o Polidoro ha torto e lo devi mandare a processo”.
Per una volta mi sono trovato d’accordo con lui: gli abusi strutturali sono opere stabili, mica li smonti senza lasciare traccia e comunque, hai voglia a ricostruire muri portanti abbattuti abusivamente dove ora ci hai fatto il soggiorno o la camera da letto e sotto a un solaio abusivo ribassato a meno di 2 metri e 40 (sic!).

 
Eppure niente da fare, la Giudice conferma l’archiviazione e a me viene in mente la frase dell’Abate benedettino a Guglielmo da Baskerville ne Il nome della Rosa: “la nostra abilità sta nello scoprire e, se del caso, ricoprire…”.

 
Quindi archiviazione totale! Nonostante l’avvocato del comune abbia coinvolto il Sig. Presidente della Repubblica sbandierano una COMUNICAZIONE RISERVATA della segreteria della Presidenza della Repubblica e dimenticando però che il Comune di Napoli poco prima mi aveva redarguito con: “Visto che si è rivolto al Presidente della Repubblica non ottenendo riscontro, Le consiglio di rivolgersi a sua Santità”(LINK).
Certo, che pazienza deve avere il nostro Presidente Sergio Mattarella, e con questi sindaci poi...

Sembrerebbe, per quello che mi è dato capire, che il Sig. Procuratore Nicola Gratteri che per voce della sua segreteria non intende ricevermi, stia valutando la vicenda; lo capisco, è una cosa grossa e ho pazienza. Aspetto. La Giustizia richiede tanta pazienza, poi arriva.

A proposito! A tutti coloro che a questo punto della storia si domandano se ho messo al corrente la stampa: tranquilli! Il Sigfrido nazionale, Travaglio, Porro, Giordano, Striscia, Le Iene e il grandi esperti di inchieste sono stati informati, eccome… ma anche loro, che dire?! Sono dotati di quella pazienza che diventa inerzia.

Ma come canta Enzo Gragnaniello: “je so’ l’erba cattiva, e stai certo nun moro…” (LINK)

Per molti i riferimenti al duro lavoro del Procuratore Gratteri sono solo un modo per generare like sui loro social per me è VERITA' e desiderio di GIUSTIZIA VERA.

 





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